Impegno e Trasparenza-PD Locri Gruppo Consiliare Comune di Locri
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Rilievi al consuntivo 2013



Di seguito il documento prodotto nei giorni scorsi da "Impegno e Trasparenza PD" per supportare al meglio la discussione sul bilancio consuntivo del 2013, del comune di Locri, prevista per il prossimo consiglio comunale del 29/04/2014.

All’Organo di Revisione
Al Segretario Generale
Al Sindaco
Ai Consiglieri comunali



Alla vigilia della discussione prevista per l’approvazione del rendiconto 2013, il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. con il presente documento intende rappresentare le proprie preoccupazioni in merito all’attività amministrativa ad oggi portata avanti (con particolare riferimento ad atti e decisioni che di seguito verranno indicati) ed invitare chi legge, ciascuno per le proprie competenze, a riflettere attentamente su quanto è destinato ad essere ratificato da qui a qualche giorno.

Per una più ordinata lettura delle criticità rilevate, i singoli aspetti verranno illustrati separatamente per come appresso:

1. RESIDUI ATTIVI E PASSIVI

Occorre premettere:

che con determinazione n. 38 del Servizio Finanziario, del 30.07.2012, avente ad oggetto “verifica contabile e di riaccertamento dei residui attivi e passivi, esercizio 2011”, lo stesso Ufficio accertava la sussistenza di Residui Attivi per € 44.045.239,97 e Residui Passivi per € 48.706.952,44;

che con successivo atto avente ad oggetto: “Relazione sulla situazione economica finanziaria a seguito della verifica dei dati economici del Comune di Locri”, tutti i Responsabili degli Uffici comunali certificavano i debiti e le somme dovute dall’Amministrazione alla data del 31.12.2012. Per ciò che attiene ai Residui veniva dato atto dell’eliminazione di poste passive dichiarate prescritte o insussistenti per € 8.357.384,90. Si tratta di debiti relativi al servizio idrico nei confronti della Regione Calabria - Servizio acquedotti regionali che, in virtù della nota trasmessa in data 31.01.2013 e acquisita al protocollo dell’Ente in data 01.02.2013, prot. n. 2534, ammonta ad € 10.356.290,15, per come, peraltro, risulta dal prospetto contabile allegato alla delibera della Giunta Regionale n. 495/07 adottata il 30.07.2007 e pubblicato sul BUR parte prima e seconda in data 17.09.2007;

che l’Organo di Revisione Economico-Finanziaria, con atto del 05.09.2011 assunto al protocollo generale dell’Ente in data 06.09.2013 al n. 15822, in relazione al Fondo Svalutazione Crediti ex art. 16, comma 7, D.L. 95/2012, attestava che, relativamente alla massa complessiva dei RESIDUI ATTIVI anteriori agli ultimi cinque anni, quantificati complessivamente in € 3.935.647,06 (relativamente a quelli presenti nel titolo I e III del Bilancio) per € 415.288,00 , “NON SUSSISTONO adeguate motivazioni per escluderli dalla base di calcolo del fondo svalutazione crediti” e pertanto il fondo istituito, pari al 25 % di tale ultima somma, veniva quantificato in € 103.822,00;

che tale certificazione risulta confermata dal parere sulla proposta di bilancio di previsione per l’esercizio 2013 a firma del Responsabile dell’Area Economico – Finanziaria, del 26.09.2013, prot. n. 17071;

che con nota prot. n. 3195 del 09.02.2013 il Responsabile del Servizio Finanziario certificava “… che il debito contabilizzato nella mia area ammonta a complessivi € 3.241.553,91…” e, in particolare, per quel che attiene ai Residui Passivi, accertava che il debito nei confronti della Regione Calabria – servizio idrico ammontava ad € 2.497.047,73;

che dal 30.07.2012 (data della determinazione n. 38 citata) al mese di febbraio 2014 (data di approvazione dell’ultima determinazione di accertamento dei residui attivi e passivi) l’Amministrazione ha dichiarato l’insussistenza di oltre € 15.000.000,00 di residui passivi senza specificare, in dettaglio, come possa essere derivata, in così poco tempo, la prescrizione o l’insussistenza dei debiti accertati;

che motivo preoccupante della incertezza e inattendibilità della verifica effettuata si ha nel fatto che la Regione Calabria – Dipartimento Infrastrutture e LL.PP. – Risorse Idriche e Ciclo Integrato delle acque, con nota del 05.07.2013 prot. n. 224330 a firma dell’Ing. Pallaria (successiva, quindi, alla delibera con cui sono stati eliminati i residui passivi, ivi inclusi quelli per fornitura acqua), ha reiterato la richiesta di pagamento dell’intero importo dovuto (€ 10.356.290,15);

che ulteriore motivo di preoccupazione deriva dal contenuto della nota prot. n. 5747 del 02.04.2014 a firma del Sindaco che, rispondendo ad una specifica richiesta di chiarimenti formulata da questo gruppo consiliare in merito al predetto debito con la Regione Calabria, ha risposto che l’amministrazione “ha accantonato in un apposito fondo l’importo di € 6.731.256,01 riferito proprio al potenziale debito nei confronti della regione Calabria per la fornitura idropotabile relativa al periodo in questione”;

che, ancora, il Sindaco nella predetta nota ha risposto che in ogni caso tale debito, essendo riferito al periodo 1981 – 2004, è prescritto in virtù di prescrizione breve quinquennale ai sensi dell’art. 2948, comma 4, c.c., omettendo di considerare che l’ammontare complessivo inerente tale debito con la Regione Calabria è stato riconosciuto con deliberazione G.M. n. 140 del 23/4/1998 e fatto oggetto di convenzione e dilazione di pagamento in dieci annualità, ragion per cui, considerato tale atto deliberativo specifico, la prescrizione non solo sarebbe quella ordinaria di dieci anni ma decorrerebbe dalla scadenza dell’ultima rata pattuita (dicembre 2008);

Tutto ciò premesso si

RILEVA

l’inattendibilità dell’accertamento dei residui attivi e passivi compiuto dall’Ente; la mancanza di atti idonei a ritenere insussistenti o prescritti o inesigibili i residui passivi eliminati che, pertanto, devono essere ricompresi nel conto consuntivo 2013 in tutta la loro interezza; l’irrilevanza e inattendibilità dell’affermazione contenuta nella nota prot. n. 5747 del 02.04.2014 a firma del Sindaco che afferma di aver: “accantonato in un apposito fondo l’importo di € 6.731.256,01 riferito proprio al potenziale debito nei confronti della regione Calabria per la fornitura idropotabile relativa al periodo in questione”, affermazione contenuta anche nella nota prot. n. 4834 del 18.03.2014 a firma del Segretario Comunale e del Sindaco e indirizzata alla Corte dei Conti ed al Ministero dell’Interno, per il fatto che IN NESSUN BILANCIO DELL’ENTE RISULTA ESSERE ACCANTONATO UN FONDO, RIPORTATO IN UNO O PIU’ SPECIFICI CAPITOLI DI SPESA, DI IMPORTO PARI AD € 6.731.256,07;



e si

INVITA

il Revisore dei Conti ad adottare ogni più opportuno provvedimento, sia in ordine all’esatto ammontare dei residui passivi ed alla sussistenza dei requisiti per la loro eliminazione, sia a notiziare la Corte dei Conti ed il Ministero dell’Interno circa le inattendibili dichiarazioni in atto pubblico eventualmente rilasciate dal sindaco e dal segretario comunale.

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2. ADEMPIMENTI DEL REVISORE DEI CONTI – MANCATO CONTROLLO – MANCATA ADOZIONE PROVVEDIMENTI In Relazione alla gestione del personale ed al controllo della relativa spesa.

Il conferimento d'incarichi per consulenze o collaborazioni esterne è disciplinato dall'art. 7, comma 6, del decreto legislativo n.165/200, nonché, per gli enti locali, dall' art. 110, comma 6, del T.U.EE.LL., che regola il ricorso a collaborazioni da parte di soggetti estranei all'amministrazione per esigenze "ad alto contenuto di professionalità". La giurisprudenza della Corte dei Conti, in sede di controllo e in sede giurisdizionale, ha elaborato i seguenti criteri per valutare la legittimità degli incarichi e delle consulenze esterne:

a) rispondenza dell' incarico agli obiettivi dell' amministrazione;
b) inesistenza, all'interno della propria organizzazione amministrativa, della figura professionale idonea allo svolgimento dell'incarico, da accertare attraverso una reale ricognizione;
c) specifica indicazione dei contenuti e dei criteri di svolgimento dell'incarico;
d) indicazione della durata dell' incarico;
e) proporzione fra i compensi corrisposti all'incaricato e l'utilità conseguita dall'amministrazione.

La legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Legge finanziaria 2005) ha introdotto stringenti limiti; in particolare l'articolo 1, comma 2, ha fissato limiti rigorosi di spesa per il conferimento d'incarichi esterni mentre il comma 42 del medesimo articolo ha stabilito che il conferimento d'incarichi  "deve essere adeguatamente motivato con specifico riferimento all'assenza di strutture organizzative o professionalità interne all'ente in grado di assicurare i medesimi servizi .... In ogni caso l'atto di affidamento di incarichi e consulenze deve essere corredato della valutazione dell'organo di revisione economico-finanziaria dell'ente locale e deve essere trasmesso alla Corte dei conti. L'affidamento d'incarichi in assenza dei presupposti di cui al presente comma costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale".

Premesso quanto sopra si evidenzia:

a) L’Amministrazione Comunale, in costanza di piano di riequilibrio finanziario pluriennale, ha proceduto all’incremento del personale dell’Ente stipulando contratto di lavoro, con distacco/comando per un anno, per la presa in servizio di un Comandante della Polizia Municipale, nella persona del Tenente Dott.ssa Luana GUGLIELMO, proveniente dal Comune di Rizziconi. L’atto di formale assunzione è preceduto da una deliberazione di approvazione del piano occupazionale con indicazione della specifica figura del Comandante della Polizia Municipale. Tale piano modifica un precedente piano occupazionale adottato dall’Ente che prevedeva l’assoluta impossibilità di assunzione di personale. Il Revisore dei Conti, con verbale n. 04 del 31.12.2013, esprime parere favorevole all’approvazione della delibera di Giunta Comunale avente ad oggetto la programmazione del fabbisogno di personale e piano occupazionale triennio 2013 – 2015.
Il parere de quo viene subordinato alle seguenti condizioni: “la stessa trovi copertura finanziaria nell’intervento I delle spese correnti del bilancio 2014;
che non si determini alcun aumento della spesa di personale prevista nel Piano di Riequilibrio economico-finanziario dell’Ente approvato con delibera del Commissario Straordinario n. 10 del 11.02.2013;
che l’Ente non si trovi nelle condizioni di cui al comma I dell’art. 33 del D.lgs 165/2001”.
A riguardo si evidenzia che lo stesso Revisore dei Conti, nel corpo del citato parere, dà atto che l’Ente, con delibera G.M. n. 33 del 09.08.2013 ha preso atto dell’impossibilità di procedere all’adozione di piano occupazionale triennale 2013 – 2015 e all’impossibilità di assumere personale “con qualsiasi forma contrattuale”: ciò anche in ossequio alla delibera n. 47 del 09.05.2013 del Commissario Straordinario, anch’essa citata dal Revisore.
Inoltre risulta formalmente che il Revisore dei Conti fosse a conoscenza che l’Ente, precedentemente a tale parere, aveva dichiarato l’eccedenza di personale oltre ad essere a conoscenza dell’impossibilità dell’Ente di assumere personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi forma contrattuale. Ciò in quanto tali erano espressamente richiamate in numerosi atti del Comune di Locri sui quali lo stesso Revisore si è pronunciato.

Posto, inoltre, che nessuna norma del TUEL prevede che il Revisore dei Conti possa esprimere pareri condizionati, rimanendo egli obbligato ad esprimere SOLO un parere favorevole o contrario, si

RILEVA

da un lato, che l’Amministrazione, alla luce di tale parere “formalmente favorevole” , ha proceduto all’assunzione di personale, con ciò violando espressamente gli obblighi imposti dal piano di riequilibrio finanziario pluriennale e le norme del TUEL e del D.lgs. 165/2001 in materia;

dall’altro, che in costanza di parere “sostanzialmente negativo” (tale dovrebbe essere inteso il parere de quo) l’Ente ha disatteso tale parere senza motivarne le ragioni e il Revisore dei Conti, venuto a conoscenza della presa di servizio presso l’Ente del Comandante della P.L., non ha adottato i provvedimenti cui era tenuto, con evidente danno per l’Ente.

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b) Con determinazione n. 67 del 16.09.2013 del Servizio Demanio – Incassi Cimiteriali – Area Tecnico – Manutentiva ecc., avente ad oggetto: “Assistenza tecnica al RUP nell’ambito del “Servizio di edilizia Privata” affidamento incarico all’arch. Caterina DENISI”, l’Ufficio, con una procedura ed una motivazione a dir poco anomala, affidava, per l’appunto, l’incarico di assistenza al RUP per il disbrigo di pratiche urbanistiche dietro il compenso di € 9.000,00 annui oltre accessori.

Orbene, al di là del facile ed intuitivo rilievo circa l’inammissibilità dell’incarico in parola stante il fatto che gli incarichi c.d. di R.U.P. si hanno in tema di appalti di lavori e servizi pubblici e che in atto, al di là dell’oggetto della determina in questione, l’ente non ha mai esternalizzato (e mai potrebbe farlo) il servizio di normale disbrigo di pratiche amministrative inerenti l’edilizia e l’urbanistica in genere, si evidenzia, inoltre che la relativa spesa, OVE REGOLARMENTE IMPEGNATA PER L'ESERCIZIO 2013, deve gravare sul capitolo di bilancio specificatamente inerente le spese per consulenze o, in alternativa, nel capitolo riguardante le spese per il personale. Qualora, invece, come si ritiene, l'impegno di spesa per l'esercizio 2013 sia mancante o nullo, tutta la spesa maturata nell'anno 2013 e dovuta al professionista deve essere considerata come DEBITO FUORI BILANCIO, con le conseguenze e gli adempimenti amministrativi che ne derivano. Deve, conseguentemente,

RILEVARSI

preliminarmente, che non si è a conoscenza della sussistenza di impegno di spesa e parere favorevole sulla predetta determinazione n. 67 rilasciato dal Responsabile dell’Area Economico-Finanziaria pro-tempore e che, quindi, nullo risulterebbe non solo detto atto ma anche il successivo conferimento di incarico ed il contratto approvati con determinazione;
che l’incarico in questione è a tutti gli effetti una CONSULENZA.

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c) Nell’ambito della prosecuzione delle pratiche connesse al piano di riequilibrio finanziario pluriennale, l’Amministrazione, con delibera G.C. n. 26 del 06.08.2013, ha ritenuto opportuno prevedere un’attività di formazione continua del personale comunale per la implementazione del piano finanziario di riequilibrio del Comune di Locri, per un periodo di dodici mesi, sulla scorta di una proposta di attività di formazione continua da parte della Società specializzata nel settore “Interdata Center s.a.s.” di Reggio Calabria, rivolgendo espresso atto di indirizzo al Responsabile del Servizio AAGG per la predisposizione di ogni atto necessario e stabilendo che alla spesa, da contenersi nel limite massimo di € 10.000,00, si sarebbe fatto fronte con apposito stanziamento da iscriversi nell’apposito capitolo del redigendo bilancio per l’esercizio 2013.

Con determinazione del servizio affari generali n.59 del 24/10/2013 è stata impegnata la somma di € 10.000,00 per il servizio di formazione continua di che trattasi, sul competente capitolo di bilancio per l’anno 2013.

Con determina n.59 del 31.3.2014, vista la fattura n. 03/02 del 30/01/2014, emessa dalla ditta INTERDATA CENTER s.a.s., si è preso atto che le attività espletate nel 2013 sono state rese gratuitamente, si è revocato l'impegno di spesa a suo tempo assunto con la determinazione n.59/2013 sopra richiamata, si è assunto apposito impegno sui fondi del redigendo bilancio anno 2014, si è determinato di assumere impegno di spesa per € 2.500,00, corrispondente alla prima rata dell’importo complessivamente richiesta dalla stessa INTERDATA CENTER s.a.s. e di provvedere con successivi atti ad impegnare la somma residua di € 7.500,00.

Anche in questo caso deve

RILEVARSI

che l’incarico in questione è a tutti gli effetti una CONSULENZA e, alla luce delle incomprensibili e allarmanti modalità adottate, ci si riserva di approfondire con apposita interrogazione ogni aspetto della questione.

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d) Rispondendo ad una interrogazione di questo gruppo consiliare, il responsabile dell’Ufficio finanziario, con nota 11/9/2013 prot. n. 16064 al punto n.27, affermava che all’Ente è fatto divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti dalla legge e, proprio per questo, aveva provveduto nell’esercizio 2013 ad effettuare spese obbligatorie e spese previste per legge. Nonostante tale affermazione, perfettamente in linea con quanto previsto dalla normativa e con le precarie condizioni economiche dell’Ente, venivano adottate, tra le altre, alcune determinazioni di spesa in chiara violazione di tale principio: con la determinazione n.17 del 19/2/2014 veniva liquidata la fattura n. 10 del 9/01/2014 dell’importo complessivo di €. 9.000,01 in favore della CNI Music srl, acquisita agli atti in data 27/1/2014 con prot. n. 1418, per noleggio service (impianto audio-luci con copertura palco) per i concerti tenuti a Locri in Piazza dei Martiri rispettivamente in data 31/12/2013 dagli artisti Quartaumentata ed in data 6/1/2014 dagli artisti Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea Taranproject, imputando la somma relativa al Codice 1.05.02.03 Cap. 4030/10 del Bilancio 2013; con la determinazione n.19 del 19/2/2014 veniva liquidata alla SIAE – Agenzia della Locride - la nota spese dei diritti SIAE dell’importo di € 1.257,82, acquisita agli atti il 7/1/2014 con prot. n. 184, per i concerti dei Quartaumentata e dei Taranproject in occasione delle festività di fine d’anno e dell’Epifania, imputando la somma di € 1.476,01 comprensiva di IVA e d.s. al Cap.4023 Cod. 1.05.02.03 del Bilancio 2014 RR.PP. 2013; con determinazione n. 13 del 13/2/2014 veniva liquidata alla ditta Luminaria s.r.l. di Benestare la fattura n. 13 del 21/1/2014 di € 3.000,00, quale corrispettivo dell’installazione delle luminarie destinate ad abbellire le vie cittadine in occasione delle festività natalizie; con determinazione n. 68 dell’8/4/2014 veniva liquidata alla CNI Music s.r.l. la fattura n. 9 del 9/1/2014 di € 3.000,00, quale corrispettivo dell’allestimento di un palco coperto con relativo service audio e la stampa di materiale promozionale per ospitare la Fanfara dei Carabinieri in occasione dell’inaugurazione della nuova Caserma;


Non può non

RILEVARSI

come tutte le spese appena citate a titolo di esempio non rientrino tra quelle obbligatorie o previste per legge e siano state adottate in violazione del sopra richiamato principio.



3. Conto consuntivo 2013

I) La certificazione dei parametri obiettivi per i Comuni ai fini dell’accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario allegata alla proposta di deliberazione di approvazione rendiconto 2013 è INESATTA e LACUNOSA.

Infatti, al punto 5) “Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle disposizioni di cui all’art. 159 del TUEL” viene barrata la casella “NO”. Così non è evidenziato che la spesa corrente riportata a rendiconto è pari ad € 11.681.485,56 per cui lo 0,5 % di tale somma corrisponde ad € 58.407,43, cifra, questa, di gran lunga inferiore all’entità delle procedure esecutive in essere.

II) Il quadro riassuntivo della gestione di competenza (allegato 1) dimostra che la differenza tra entrate ed uscite porta un saldo positivo di € 6.438.726,23 e che la differenza tra residui attivi e residui passivi ha un saldo negativo di € 6.012.870,81. La differenza tra questi due dati porterebbe ad un avanzo di amministrazione di € 425.855,42.

Tale dato non è veritiero perché è determinato dal mantenimento in bilancio, a competenza, di residui attivi per € 7.940.867,33 . Da tale cifra, infatti, devono essere decurtate le somme, SUPERIORI AL MILIONE DI EURO, previste nel bilancio di previsione 2013 a titolo di entrate per accertamenti straordinari di ICI, IMU e TARSU che non sono sorrette da nessun titolo giuridicamente valido per essere mantenute nel conto consuntivo. Invero l’Ente, per tutto il 2013, non ha prodotto alcuna attività di accertamento in grado di garantire la permanenza in bilancio di tali ingenti somme.

NE DERIVA CHE ANZICHE’ UN AVANZO DI € 400.000,00 DOVREBBE ESSERE REGISTRATO IN BILANCIO UN COSPICUO DISAVANZO.

III) Il quadro riassuntivo della gestione finanziaria dell’esercizio 2013 (allegato 2) E’ LACUNOSO E FUORVIANTE. Infatti, la voce “PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31.12.2013” si limita ad € 888.114,90.

Viene omessa l’indicazione dei pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate negli anni pregressi. A riguardo si evidenzia che la Relazione di Ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze “c.d. Relazione Cervellini”, non solo ha dato conto analitico delle somme a tale titolo maturate anno per anno ma ha anche evidenziato che non essendo veritiero l’avanzo di amministrazione relativo ai consuntivi 2011 e precedenti tutte le eventuali regolarizzazioni sono da considerare tamquam non esset.

A riguardo, ad esempio, si evidenzia che con determinazione n. 38 del Servizio Finanziario del 30/7/2012, avente ad oggetto “verifica contabile e di riaccertamento dei residui attivi e passivi, esercizio 2011” viene accertato che i pagamenti per azioni esecutive non regolarizzati al 31.12.2011 ammontava ad € 340.380,21.

IV) Nel conto consuntivo non risultano essere stati regolarizzati e soprattutto ripristinati i fondi vincolati impropriamente spesi ed utilizzati nelle gestioni amministrative relative agli anni 2007/2011, fedelmente evidenziati e contabilizzati nella relazione ministeriale redatta dal dott. Cervellini. Atteso che la contabilizzazione di tali fondi ha evidenti ripercussioni sul risultato (avanzo-disavanzo) del conto consuntivo 2013 e che sino ad oggi nè l’Ufficio, né l’Amministrazione, né l’Organo di revisione hanno ritenuto d’intervenire, si ribadiscono le serie preoccupazioni di chi scrive sull’effettivo risultato di gestione prospettato.



Ad ogni buon fine e per le valutazioni che ciascuno potrà fare, si chiede di valutare attentamente la nota prot. n. 16089 emessa dall’Ufficio Finanziario in data 11.09.2013, che si allega, con la quale vengono indicati debiti fuori bilancio e somme vincolate che non compaiono nel rendiconto 2013.

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Per le ragioni sopra riportate, il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. invita l’Organo di Revisione, il Segretario generale, il Presidente del Consiglio, il Sindaco, i Colleghi Consiglieri del Gruppo di maggioranza, a tenere in debito conto le perplessità esposte nel presente documento al solo fine di evitare ulteriori danni economici, politici e sociali alla Comunità locrese.

i Consiglieri di Impegno e Trasparenza PD

(Antonio Cavo)
(Pino Mammoliti)
(Nadia Cautela)
(Maria Davolos)
(Maria Antonella Gozzi)

Alla pagina Atti troverete la versione scaricabile


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