Impegno e Trasparenza-PD Locri Gruppo Consiliare Comune di Locri
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Dichiarazione di voto su ripresentazione piano di riequilibrio

Di seguito la dichiarazione di voto del gruppo di oppposizione "Impegno e Trasparenza PD" in merito alla riproposizione del piano di riequilibrio da parte del comune di Locri .



Il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. con il presente documento intende esprimere il proprio giudizio negativo in merito alla proposta di delibera oggi all’esame del Consiglio comunale.

Senza ritornare sulle ragioni che hanno portato alle negative pronunce della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, prima, e delle sezioni riunite della stessa Corte, poi, in merito al precedente piano di riequilibrio finanziario pluriennale da noi puntualmente segnalate e immediatamente verificabili nelle nostre dichiarazioni di voto allegate alle delibere consiliari n.ri 1 del 27/1/2014 e 6 del 16/2/2015, siamo costretti a ribadire le nostre grandi perplessità sulla possibilità che il Comune di Locri possa approvare un nuovo piano di riequilibrio utilizzando le previsioni normative di cui all’art. 1, comma 546, della legge di stabilità 2015. L’invocato art. 1, comma 573-bis, della legge di Stabilità 2014 prevede, infatti, per l’esercizio 2014 la possibilità di riproporre il Piano di riequilibrio per gli enti locali che abbiano presentato il piano nell'anno 2013 e per i quali sia intervenuta una deliberazione di diniego della Corte dei conti; tale disposizione (in virtù di “proroga di efficacia" disposta dalla legge di Stabilità 2015) si applica anche per l'esercizio 2015 in relazione agli enti che abbiano presentato il Piano nell'anno 2014. Nel caso del Comune di Locri, tuttavia, tale disposizione non può trovare applicazione, ritenuto che il nostro Ente ha presentato il Piano nel corso dell’anno 2013 e che solo nel 2014, quindi, poteva ripresentarlo; non può ripresentarlo nel 2015 proprio perché il piano “bocciato" risaliva a due anni prima. Anche in questo caso, purtroppo, il Comune di Locri non può fare ricorso alla previsione normativa contenuta nella legge di stabilità 2015 a causa degli evidenti e grossolani errori commessi dall’attuale Amministrazione comunale che non è stata in grado di rispettare i termini e le condizioni poste dalla Commissione prefettizia che aveva predisposto e presentato il Piano di riequilibrio nel corso dell’anno 2013.

Ciò senza considerare che la norma contenuta nelle due leggi di stabilità, oggi invocata, prevede la possibilità di ripresentare il piano di riequilibrio per quegli Enti che hanno ricevuto una “bocciatura" del piano presentato, mentre, invece, il piano di riequilibrio del Comune di Locri è stato dichiarato tamquam non esset.

Ma non solo; sussistono, anzi si sono aggravati ulteriormente, quei parametri che hanno determinato il parere negativo del Ministero dell’Interno prima e della Corte dei Conti dopo; cioè la consistenza dei debiti fuori bilancio, la mancanza di ratifica degli accordi transattivi e di rateizzazione con i creditori, la mancata indicazione degli stanziamenti atti a fronteggiare i debiti potenziali.

Quanto a questi ultimi, non può non essere evidenziata l’assoluta inaffidabilità dei dati contenuti nella bozza di Piano sottoposta all’approvazione del Consiglio relativamente alle passività potenziali (punto 9.6 della sezione prima). Vengono, a tale proposito, elencate le “passività potenziali in grado di generare squilibri sulle future gestioni", quantificate in numero di 167, per un importo totale di € 1.449.263,17. Da una sommaria e non certo completa lettura di tale elenco balza agli occhi l’assenza di diverse cause pendenti nelle quali il nostro Ente rischia, in caso di soccombenza, di sostenere oneri ben più gravosi di quelli riportati nel Piano: ci si riferisce, senza voler e poter essere esaustivi, per esempio, alle cause intraprese da:

• Siderno Ambiente, causa n. 37136/2014 davanti al Tribunale di Roma, del valore di € 520.000;
• Siderno Ambiente, causa n. 200/2013 davanti al Tribunale di Locri, del valore di € 8.000.000 proposta nei confronti di diversi Comuni;
• Ditta Gallo, causa avanti al Tribunale di Locri, del valore di circa € 1.000.000;
• Geo Ambiente, causa avanti al Tribunale di Catania, del valore di circa € 400.000;
• Cavaleri, causa avanti alla Corte d’Appello di Reggio Calabria, del valore di circa € 500.000;
• Sorical, in opposizione a decreto ingiuntivo, del valore di € 1.519.000 (è già stata emessa la sentenza di condanna n. 50/2013);
• Svi. Pro.Re., del valore di € 84.281,29 (è già stata emessa la sentenza di condanna n. 1561/2013);



Orbene, oltre a considerare le superiori, macroscopiche e significative omissioni, che da sole inficiano le ricostruzioni contabili fornite, non può non rilevarsi come il numero delle cause che risulterebbero pendenti (come detto 167) nella bozza di Piano proposta dall’attuale Amministrazione comunale sono del tutto inverosimili ove si consideri che, dalla consultazione dell’albo pretorio dell’Ente, risultano conferiti dall’anno 2013 ad oggi (quindi in poco più di due anni) ben 244 (dicasi duecentoquarantaquattro) incarichi difensivi per rappresentare il Comune oltre ad ulteriori 105 incarichi difensivi conferiti dal 2012 a oggi per resistere ad azioni esecutive fondate su titoli esecutivi già formati. Considerando, quanto a questi ultimi, che dalla fine dell’anno 2012 le procedure esecutive nei confronti dell’Ente sono per legge sospese in virtù della presentazione di successivi piani di riequilibrio e che la stragrande maggioranza dei creditori ha sospeso ogni azione, può capirsi come il dato contenuto nella bozza di Piano sia assolutamente parziale. La situazione di cronica lentezza della giustizia civile nel nostro Paese, poi, lascia intendere come il numero delle cause pendenti nelle quali è parte il Comune sia allo stesso modo di gran lunga superiore a quello fornito.

Quanto ai risparmi di spesa, deve evidenziarsi come a fronte dell’internalizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti (nel cui costo non vengono, a torto, ricomprese le spese per la manutenzione degli auto compattatori, i costi degli autisti assunti tramite agenzia di lavoro interinale, il noleggio dei mezzi sostitutivi noleggiati in occasione di fermo per riparazione di quelli comunali – che complessivamente nell’anno ammontano a diverse decine di migliaia di euro), l’attuale Amministrazione ha esternalizzato diversi servizi esterni quali la pulizia degli uffici giudiziari e la bonifica del territorio (pulizia delle strade cittadine). Tale atteggiamento è evidentemente frutto di una errata rideterminazione della dotazione organica che non ha inteso privilegiare le reali necessità dell’Ente ma ha causato un deciso spreco delle risorse interne ove si consideri che a fronte di tali esternalizzazioni si è deciso di procedere al prepensionamento di diversi dipendenti ed alla messa in disponibilità di altri, deliberata ma nei fatti accantonata senza alcun provvedimento di revoca (tanto che accanto ai 96 dipendenti inseriti nella dotazione organica ve ne sono una dozzina che lavorano per l’Ente – non si capisce a questo punto a quale titolo - senza essere inseriti in alcun settore o servizio). Anche dal punto di vista del risparmio di spesa per il personale, va rilevato come il preannunciato risparmio annuo di spesa, pari a un milione di euro circa, verrà sicuramente vanificato dalla circostanza che, avendo previsto nella dotazione organica vigente la presenza di 96 posti full-time, pur in presenza di ben 43 dipendenti part-time, questi ultimi, trascorso il periodo minimo previsto dalla legge, potranno legittimamente ottenere l’incremento del loro orario di lavoro con evidenti, pesante ricadute sul monte salari complessivo.

Tali evidenze, unitamente alle altre che sono state segnalate nei mesi passati da questo gruppo di minoranza (tra tutte, quelle relative alla problematica dei debiti fuori bilancio, ad oggi ancora non esattamente quantificati e soprattutto non ancora portati alla valutazione del Consiglio comunale nonostante ripetute richieste; o alle numerose transazioni intervenute senza parere del revisoredei conti e senza che le stesse fossero portate all’esame ed all’approvazione del consiglio comunale , nonostante trattasi di debiti fuori bilancio; o, ancora, alla mancata attivazione di ogni forma di lotta all’evasione tributaria in particolare per i cittadini non censiti; i numerosi affidamenti diretti e le somme urgenze, tra l'altro anche di rilevante importo, non portate all’attenzione del Consiglio comunale; la persistente proroga dei contratti scaduti senza il ricorso alla gara, come nel caso del servizio di accalappiamento e custodia dei cani randagi, ovvero per il recupero dell’IVA) non possono non portare ad una valutazione ampiamente negativa dell’attività amministrativa portata avanti dall’attuale maggioranza consiliare

In qualsiasi altro civico consesso, il Sindaco, posto innanzi alla delibera della Corte dei Conti prima, ed al rigetto del ricorso alle sezioni riunite della Corte dei Conti dopo, avrebbe immediatamente tratto le conseguenze politiche e si sarebbe determinato in merito. Oggi, invece, nonostante le censure formulate dalla Commissione ministeriale, in sede di valutazione del primo Piano di riequilibrio, e dal Procuratore Generale presso la Corte dei Conti di Roma che hanno demolito nel merito i risultati amministrativi conseguiti, ci ritroviamo a riproporre un nuovo Piano di riequilibrio, in attesa di ritrovarci tra qualche mese a constatare la sua impossibilità ad essere adottato o, al più, la sua inadeguatezza a risanare la situazione economico-finanziaria dell’Ente.

Per le ragioni sopra riportate, il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. nel ribadire le perplessità esposte nella dichiarazione di voto allegata alla delibera consiliare n. 6 del 16/2/2015, esprime voto contrario alla proposta di delibera di approvazione del nuovo piano di riequilibrio finanziario pluriennale oggi posta in votazione.

Locri, 29/4/2015

I Consiglieri di Impegno e Trasparenza – PD

(Antonio Cavo)

(Pino Mammoliti)

(Nadia Cautela)

(Maria Davolos)

(Maria Antonella Gozzi)



La dichiarazione di voto è presente, anche, alla pagina Atti .



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