Dichiarazione di voto al bilancio consuntivo 2013
Di seguito la dichiarazione di voto, negativa, al bilancio consuntivo del comune di Locri di Impegno e Trasparenza P.D. In occasione del consiglio comunale del 29 aprile 2014
Signor Presidente,
Signor Sindaco,
colleghi Consiglieri,
ancor prima di esaminare la proposta di deliberazione inerente il rendiconto di gestione 2013
intendiamo manifestare pubblicamente il senso di preoccupazione per il modo “disinvolto” e
“superficiale” in cui continua ad essere amministrato l’Ente.
Pensavamo che l’Ispezione Ministeriale, culminata con la “Relazione Cervellini” , fosse
servita quantomeno a segnare un cambio di tendenza nel modo di amministrare la cosa pubblica;
invece, a distanza di appena due anni dall’Ispezione, gli errori e le cattive gestioni di un tempo
vengono riproposte in modo ancor più disinvolto e sprezzante. Nè il fatto che lo stesso Ministero
dell’Economia ha trasmesso quegli atti alla Procura della Corte dei Conti ed alla Procura della
Repubblica è servito quale deterrente.
La prova di tale “gestione disinvolta e irresponsabile” , per usare un eufemismo, è data
proprio dal rendiconto all’esercizio 2013 che il Sindaco e l’Assessore al Bilancio chiedono venga
approvato: un rendiconto che reca addirittura un considerevole avanzo di amministrazione, la cui
attendibilità è posta in serio dubbio anche dal Revisore dei Conti che nella propria relazione
stigmatizza e censura l’operato dell’amministrazione.
Colleghi consiglieri vi invitiamo tutti a leggere la tabella riportata a pag. 14 della
Relazione del Revisore dei Conti: il RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE nel 2011 era
negativo di € 7.152.688,57; nel 2012 era negativo di € 1.481.277,49; nel 2013 diviene
improvvisamente attivo di € 400.740,08.
In buona sostanza l’Assessore al Bilancio ed il Sindaco Ci vogliono far credere che il
Comune di Locri, nonostante i modici trasferimenti ministeriali e le scarsissime entrate tributarie
ha recuperato, in appena due anni, ben € 8.638.040,14 !
Riteniamo che i cittadini di Locri non meritino questo ennesimo insulto alla loro
intelligenza !
Colleghi Consiglieri, così come avemmo modo a dire in occasione dell’approvazione del
bilancio 2013 “I VINCOLI POLITICI POSSONO ACCOMUNARE UN GRUPPO MA LE
RESPONSABILITA’, QUALUNQUE ESSE SIANO (CONTABILI, CIVILI, PENALI,
FINACHE MORALI), SONO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PERSONALI ”!
Nessuno in questo Consiglio comunale si può più trincerare dietro la scusa banale “…non
sapevo…”, perchè da mesi il gruppo consiliare di minoranza segnala puntualmente tutte le gravi
illegittimità e le reiterate violazioni di legge perpetrate da questa amministrazione comunale.
Nello specifico, le gravi irregolarità contabili di questo conto consuntivo sono state
formalmente comunicate a tutti i Consiglieri comunali con lettera del 12.04.2014 alla quale né il
Sindaco, né il Segretario Comunale, né l’Organo di revisione hanno mai inteso dare riscontro.
A dire il vero un parziale riscontro lo ha dato il Revisore dei Conti che ha redatto un parere
al rendiconto 2013 SOSTANZIALMENTE NEGATIVO dinanzi al quale una maggioranza
consiliare attenta e scrupolosa avrebbe ritirato dall’ordine del giorno l’approvazione del conto
consuntivo e lo avrebbe riapprovato dopo aver eliminato le numerose criticità denunciate dal
revisore.
Ebbene, se questo Gruppo consiliare fosse davvero “nemico della città e di voi consiglieri
di maggioranza” (così come a mezzo stampa ci taccia di essere il Sindaco) allora Vi avremmo
esortato a votare questo conto consuntivo immediatamente ! Così com’è, con il parere che oggi
ha reso il Revisore dei Conti.
Allora si che potreste dire di averVi abbandonati alle Vostre personali responsabilità; allora
si che potreste dire che vogliamo il male per Locri.
Noi, invece, Vi esortiamo a prendere per oro colato quel che scrive il Revisore dei
Conti: lo stesso che dopo appena un mese dal riaccertamento dei residui attivi e passivi, alla luce
della nostra lettera del 12.04.2014, intima con immediatezza, e comunque prima
dell’approvazione del bilancio di previsione 2014, un nuovo accertamento dei residui.
Vi esortiamo, quindi, a porre mano subito alle due pagine di corposi rilievi mossi dal
Revisore dei Conti e riproporre un diverso Conto Consuntivo per l’esercizio 2013.
Chi approverà questo conto consuntivo, in disaccordo formale, quindi, con il Revisore dei
Conti, sarà cosciente di voler continuare a perpetrare le seguenti violazione di legge:
1) Violazione direttiva 2011/7/UE in materia di tempestività dei pagamenti (pag. 5 della
relazione);
2) Mancata regolarizzazione dei pagamenti effettuati dal tesoriere per € 868.889,34 (pag.
6);
3) Illegittimo mantenimento di somme su conti correnti diversi (ben 12) dal conto di
tesoreria (pag. 7);
4) Sussistenza nella gestione di competenza di Residui Passivi maggiori quasi del doppio
rispetto ai Residui Attivi – totale del disavanzo di amministrazione in competenza è
pari a - € 6.012.870,81 (pag. 8);
5) Violazione del principio contabile che stabilisce che "un'entrata tributaria è
accertabile soltanto dopo che sia stato formato il ruolo, o acquisita la denuncia, o
ricevuto il versamento effettuato in autoliquidazione, o comunicato il gettito dal
soggetto legalmente competente, o divenuto definitivo l'atto di accertamento o di
liquidazione dell'ufficio fiscale competente”;
6) Mancato accertamento del rispetto nell’esercizio 2013 dell'art. 162, comma 4, del d.lgs.
267/2000, che testualmente recita: "tutte le entrate sono iscritte in bilancio al lordo
delle spese di riscossione a carico degli enti locali e di altre eventuali spese ad esse
connesse. Parimenti tutte le spese sono iscritte in bilancio integralmente ... ";
7) Mancato accertamento della reale sussistenza dei residui attivi derivanti da mutui
contratti con la Cassa DD.PP.;
8) Illegittima eliminazione dei residui passivi per servizio idrico integrato – debito nei
confronti della Regione Calabria per oltre € 10.000.000,00 nonostante lettera della
Regione Calabria del mese di giugno 2013 che ne richiede il pagamento;
9) Errata “Certificazione dei parametri obiettivi per i Comuni ai fini dell’accertamento
della condizione di ente strutturalmente deficitario” con riferimento al parametro n. 5
(Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5% delle spese
correnti) posto che viene sbarrata la casella “no” mentre in realtà dall’esame delle
determinazioni di incarico ai legali dell’Ente per l’opposizione agli atti di
pignoramento pubblicate all’albo pretorio si evince la sussistenza di pignoramenti di
entità ben superiore a tale parametro;
10) Illegittimo utilizzo delle somme del Fondo di rotazione ex art. 243-ter TUEL
assolutamente non utilizzabili per il pagamento di debiti fuori bilancio come previsto
dalla stessa normativa richiamata e ribadito dalla Corte dei Conti, sezione delle
Autonomie, con delibera n. 11/2013;
11)Assenza di titoli giustificativi per il mantenimento di residui attivi (tra gli altri presunto
credito di € 120.000,00 con Geo Ambiente);
12)Mancato inserimento tra i residui passivi del presunto debito del Comune di Locri nei
confronti di Siderno Ambiente S.p.a. per circa € 8.000.000,00;
13) Inattendibilità del riaccertamento dei residui effettuato con determina n. 8 del
15/4/2014 alla luce dei continui richiami dell’Organo di revisione che “ritiene
necessaria un‘ulteriore verifica operata mediante un ulteriore riaccertamento
straordinario delle ragioni dei crediti e debiti” tanto che lo stesso Organo “in attesa
dell’esito della verifica, propone di tenere cautelativamente vincolato l’avanzo di
amministrazione disponibile” (pag. 16 della relazione);
14)Mancata ricognizione aggiornata degli organismi partecipati dall’Ente (pag. 23 della
relazione) che ad esempio non includono il Consorzio Terme Acque Sante Locresi;
15)Mancata verifica dei crediti e dei debiti con le società partecipate alla data del
31.12.2013 ex art. 6 D.L. 95/2012;
16) Relativamente alla spesa per il personale, mancata indicazione delle spese affrontate
dall’ente per personale in convenzione (ex art. 13 e 14 del CCNL 22.01.2004) per la
quota parte di costo effettivamente sostenuto (punto 4 tabella pag. 24);
17)Violazione del divieto di assunzione di personale stante la certificazione contenuta a
pag. 26 della relazione dell’Organo di revisione;
18)Violazione del divieto di stipula di rapporti di consulenza stante la certificazione
contenuta a pag. 26 della relazione dell’Organo di revisione, per come indicato dall’art.
6, comma 13, L. 78/2013;
19)Altre irregolarità e prescrizioni elencate dall’Organo di revisione alle pagine 35-36
della sua relazione.
A tali osservazioni devono essere aggiunte quelle elencate nella disattesa richiesta di
convocazione di Consiglio Comunale avente ad oggetto, tra l’altro, l’esame, la quantificazione e
la conseguente deliberazione di riconoscimento dei debiti fuori bilancio ex art. 194 D. Lgs.
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267/2000, avanzata da questo gruppo consiliare di minoranza, assunta al protocollo dell’Ente al
numero 14979 in data 23/8/2013, da intendersi qui integralmente riportata e trascritta, rimasta
come detto senza alcun esito.
Vanno, naturalmente, aggiunte le segnalazioni, anch’esse rimaste senza riscontro alcuno,
contenute nella nota inviata da questo gruppo consiliare in data 12/4/2014 al Sindaco, a tutti i
Consiglieri comunali, al Segretario generale ed all’Organo di revisione che si riporta di seguito:
All’Organo di Revisione
Al Segretario Generale
Al Sindaco
Ai Consiglieri comunali
Alla vigilia della discussione prevista per l’approvazione del rendiconto 2013, il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. con il presente documento intende rappresentare le proprie preoccupazioni in merito all’attività amministrativa ad oggi portata avanti (con particolare riferimento ad atti e decisioni che di seguito verranno indicati) ed invitare chi legge, ciascuno per le proprie competenze, a riflettere attentamente su quanto è destinato ad essere ratificato da qui a qualche giorno.
Per una più ordinata lettura delle criticità rilevate, i singoli aspetti verranno illustrati separatamente per come appresso:
1. RESIDUI ATTIVI E PASSIVI
Occorre premettere:
che con determinazione n. 38 del Servizio Finanziario, del 30.07.2012, avente ad oggetto “verifica contabile e di riaccertamento dei residui attivi e passivi, esercizio 2011”, lo stesso Ufficio accertava la sussistenza di Residui Attivi per € 44.045.239,97 e Residui Passivi per € 48.706.952,44;
che con successivo atto avente ad oggetto: “Relazione sulla situazione economica finanziaria a seguito della verifica dei dati economici del Comune di Locri”, tutti i Responsabili degli Uffici comunali certificavano i debiti e le somme dovute dall’Amministrazione alla data del 31.12.2012. Per ciò che attiene ai Residui veniva dato atto dell’eliminazione di poste passive dichiarate prescritte o insussistenti per € 8.357.384,90. Si tratta di debiti relativi al servizio idrico nei confronti della Regione Calabria - Servizio acquedotti regionali che, in virtù della nota trasmessa in data 31.01.2013 e acquisita al protocollo dell’Ente in data 01.02.2013, prot. n. 2534, ammonta ad € 10.356.290,15, per come, peraltro, risulta dal prospetto contabile allegato alla delibera della Giunta Regionale n. 495/07 adottata il 30.07.2007 e pubblicato sul BUR parte prima e seconda in data 17.09.2007;
che l’Organo di Revisione Economico-Finanziaria, con atto del 05.09.2011 assunto al protocollo generale dell’Ente in data 06.09.2013 al n. 15822, in relazione al Fondo Svalutazione Crediti ex art. 16, comma 7, D.L. 95/2012, attestava che, relativamente alla massa complessiva dei RESIDUI ATTIVI anteriori agli ultimi cinque anni, quantificati complessivamente in € 3.935.647,06 (relativamente a quelli presenti nel titolo I e III del Bilancio) per € 415.288,00 , “NON SUSSISTONO adeguate motivazioni per escluderli dalla base di calcolo del fondo svalutazione crediti” e pertanto il fondo istituito, pari al 25 % di tale ultima somma, veniva quantificato in € 103.822,00;
che tale certificazione risulta confermata dal parere sulla proposta di bilancio di previsione per l’esercizio 2013 a firma del Responsabile dell’Area Economico – Finanziaria, del 26.09.2013, prot. n. 17071;
che con nota prot. n. 3195 del 09.02.2013 il Responsabile del Servizio Finanziario certificava “… che il debito contabilizzato nella mia area ammonta a complessivi € 3.241.553,91…” e, in particolare, per quel che attiene ai Residui Passivi, accertava che il debito nei confronti della Regione Calabria – servizio idrico ammontava ad € 2.497.047,73;
che dal 30.07.2012 (data della determinazione n. 38 citata) al mese di febbraio 2014 (data di approvazione dell’ultima determinazione di accertamento dei residui attivi e passivi) l’Amministrazione ha dichiarato l’insussistenza di oltre € 15.000.000,00 di residui passivi senza specificare, in dettaglio, come possa essere derivata, in così poco tempo, la prescrizione o l’insussistenza dei debiti accertati;
che motivo preoccupante della incertezza e inattendibilità della verifica effettuata si ha nel fatto che la Regione Calabria – Dipartimento Infrastrutture e LL.PP. – Risorse Idriche e Ciclo Integrato delle acque, con nota del 05.07.2013 prot. n. 224330 a firma dell’Ing. Pallaria (successiva, quindi, alla delibera con cui sono stati eliminati i residui passivi, ivi inclusi quelli per fornitura acqua), ha reiterato la richiesta di pagamento dell’intero importo dovuto (€ 10.356.290,15);
che ulteriore motivo di preoccupazione deriva dal contenuto della nota prot. n. 5747 del 02.04.2014 a firma del Sindaco che, rispondendo ad una specifica richiesta di chiarimenti formulata da questo gruppo consiliare in merito al predetto debito con la Regione Calabria, ha risposto che l’amministrazione “ha accantonato in un apposito fondo l’importo di € 6.731.256,01 riferito proprio al potenziale debito nei confronti della regione Calabria per la fornitura idropotabile relativa al periodo in questione”;
che, ancora, il Sindaco nella predetta nota ha risposto che in ogni caso tale debito, essendo riferito al periodo 1981 – 2004, è prescritto in virtù di prescrizione breve quinquennale ai sensi dell’art. 2948, comma 4, c.c., omettendo di considerare che l’ammontare complessivo inerente tale debito con la Regione Calabria è stato riconosciuto con deliberazione G.M. n. 140 del 23/4/1998 e fatto oggetto di convenzione e dilazione di pagamento in dieci annualità, ragion per cui, considerato tale atto deliberativo specifico, la prescrizione non solo sarebbe quella ordinaria di dieci anni ma decorrerebbe dalla scadenza dell’ultima rata pattuita (dicembre 2008);
Tutto ciò premesso si
RILEVA
e si
INVITA
il Revisore dei Conti ad adottare ogni più opportuno provvedimento, sia in ordine all’esatto ammontare dei residui passivi ed alla sussistenza dei requisiti per la loro eliminazione, sia a notiziare la Corte dei Conti ed il Ministero dell’Interno circa le inattendibili dichiarazioni in atto pubblico eventualmente rilasciate dal sindaco e dal segretario comunale.******************
2. ADEMPIMENTI DEL REVISORE DEI CONTI – MANCATO CONTROLLO – MANCATA ADOZIONE PROVVEDIMENTI In Relazione alla gestione del personale ed al controllo della relativa spesa.
Il conferimento d'incarichi per consulenze o collaborazioni esterne è disciplinato dall'art. 7, comma 6, del decreto legislativo n.165/200, nonché, per gli enti locali, dall' art. 110, comma 6, del T.U.EE.LL., che regola il ricorso a collaborazioni da parte di soggetti estranei all'amministrazione per esigenze "ad alto contenuto di professionalità". La giurisprudenza della Corte dei Conti, in sede di controllo e in sede giurisdizionale, ha elaborato i seguenti criteri per valutare la legittimità degli incarichi e delle consulenze esterne:
a) rispondenza dell' incarico agli obiettivi dell' amministrazione;
b) inesistenza, all'interno della propria organizzazione amministrativa, della figura professionale idonea allo svolgimento dell'incarico, da accertare attraverso una reale ricognizione;
c) specifica indicazione dei contenuti e dei criteri di svolgimento dell'incarico;
d) indicazione della durata dell' incarico;
e) proporzione fra i compensi corrisposti all'incaricato e l'utilità conseguita dall'amministrazione.
Premesso quanto sopra si evidenzia:
a) L’Amministrazione Comunale, in costanza di piano di riequilibrio finanziario pluriennale, ha proceduto all’incremento del personale dell’Ente stipulando contratto di lavoro, con distacco/comando per un anno, per la presa in servizio di un Comandante della Polizia Municipale, nella persona del Tenente Dott.ssa Luana GUGLIELMO, proveniente dal Comune di Rizziconi.
L’atto di formale assunzione è preceduto da una deliberazione di approvazione del piano occupazionale con indicazione della specifica figura del Comandante della Polizia Municipale. Tale piano modifica un precedente piano occupazionale adottato dall’Ente che prevedeva l’assoluta impossibilità di assunzione di personale.
Il Revisore dei Conti, con verbale n. 04 del 31.12.2013, esprime parere favorevole all’approvazione della delibera di Giunta Comunale avente ad oggetto la programmazione del fabbisogno di personale e piano occupazionale triennio 2013 – 2015.
Il parere de quo viene subordinato alle seguenti condizioni:
“la stessa trovi copertura finanziaria nell’intervento I delle spese correnti del bilancio 2014;
che non si determini alcun aumento della spesa di personale prevista nel Piano di Riequilibrio economico-finanziario dell’Ente approvato con delibera del Commissario Straordinario n. 10 del 11.02.2013;
che l’Ente non si trovi nelle condizioni di cui al comma I dell’art. 33 del D.lgs 165/2001”.
A riguardo si evidenzia che lo stesso Revisore dei Conti, nel corpo del citato parere, dà atto che l’Ente, con delibera G.M. n. 33 del 09.08.2013 ha preso atto dell’impossibilità di procedere all’adozione di piano occupazionale triennale 2013 – 2015 e all’impossibilità di assumere personale “con qualsiasi forma contrattuale”: ciò anche in ossequio alla delibera n. 47 del 09.05.2013 del Commissario Straordinario, anch’essa citata dal Revisore.
Inoltre risulta formalmente che il Revisore dei Conti fosse a conoscenza che l’Ente, precedentemente a tale parere, aveva dichiarato l’eccedenza di personale oltre ad essere a conoscenza dell’impossibilità dell’Ente di assumere personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi forma contrattuale. Ciò in quanto tali erano espressamente richiamate in numerosi atti del Comune di Locri sui quali lo stesso Revisore si è pronunciato.
Posto, inoltre, che nessuna norma del TUEL prevede che il Revisore dei Conti possa esprimere pareri condizionati, rimanendo egli obbligato ad esprimere SOLO un parere favorevole o contrario, si
RILEVA
dall’altro, che in costanza di parere “sostanzialmente negativo” (tale dovrebbe essere inteso il parere de quo) l’Ente ha disatteso tale parere senza motivarne le ragioni e il Revisore dei Conti, venuto a conoscenza della presa di servizio presso l’Ente del Comandante della P.L., non ha adottato i provvedimenti cui era tenuto, con evidente danno per l’Ente.
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b) Con determinazione n. 67 del 16.09.2013 del Servizio Demanio – Incassi Cimiteriali – Area Tecnico – Manutentiva ecc., avente ad oggetto: “Assistenza tecnica al RUP nell’ambito del “Servizio di edilizia Privata” affidamento incarico all’arch. Caterina DENISI”, l’Ufficio, con una procedura ed una motivazione a dir poco anomala, affidava, per l’appunto, l’incarico di assistenza al RUP per il disbrigo di pratiche urbanistiche dietro il compenso di € 9.000,00 annui oltre accessori.
Orbene, al di là del facile ed intuitivo rilievo circa l’inammissibilità dell’incarico in parola stante il fatto che gli incarichi c.d. di R.U.P. si hanno in tema di appalti di lavori e servizi pubblici e che in atto, al di là dell’oggetto della determina in questione, l’ente non ha mai esternalizzato (e mai potrebbe farlo) il servizio di normale disbrigo di pratiche amministrative inerenti l’edilizia e l’urbanistica in genere, si evidenzia, inoltre che la relativa spesa, OVE REGOLARMENTE IMPEGNATA PER L'ESERCIZIO 2013, deve gravare sul capitolo di bilancio specificatamente inerente le spese per consulenze o, in alternativa, nel capitolo riguardante le spese per il personale. Qualora, invece, come si ritiene, l'impegno di spesa per l'esercizio 2013 sia mancante o nullo, tutta la spesa maturata nell'anno 2013 e dovuta al professionista deve essere considerata come DEBITO FUORI BILANCIO, con le conseguenze e gli adempimenti amministrativi che ne derivano. Deve, conseguentemente,
RILEVARSI
che l’incarico in questione è a tutti gli effetti una CONSULENZA.
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c) Nell’ambito della prosecuzione delle pratiche connesse al piano di riequilibrio finanziario pluriennale, l’Amministrazione, con delibera G.C. n. 26 del 06.08.2013, ha ritenuto opportuno prevedere un’attività di formazione continua del personale comunale per la implementazione del piano finanziario di riequilibrio del Comune di Locri, per un periodo di dodici mesi, sulla scorta di una proposta di attività di formazione continua da parte della Società specializzata nel settore “Interdata Center s.a.s.” di Reggio Calabria, rivolgendo espresso atto di indirizzo al Responsabile del Servizio AAGG per la predisposizione di ogni atto necessario e stabilendo che alla spesa, da contenersi nel limite massimo di € 10.000,00, si sarebbe fatto fronte con apposito stanziamento da iscriversi nell’apposito capitolo del redigendo bilancio per l’esercizio 2013.
Con determinazione del servizio affari generali n.59 del 24/10/2013 è stata impegnata la somma di € 10.000,00 per il servizio di formazione continua di che trattasi, sul competente capitolo di bilancio per l’anno 2013.
Con determina n.59 del 31.3.2014, vista la fattura n. 03/02 del 30/01/2014, emessa dalla ditta INTERDATA CENTER s.a.s., si è preso atto che le attività espletate nel 2013 sono state rese gratuitamente, si è revocato l'impegno di spesa a suo tempo assunto con la determinazione n.59/2013 sopra richiamata, si è assunto apposito impegno sui fondi del redigendo bilancio anno 2014, si è determinato di assumere impegno di spesa per € 2.500,00, corrispondente alla prima rata dell’importo complessivamente richiesta dalla stessa INTERDATA CENTER s.a.s. e di provvedere con successivi atti ad impegnare la somma residua di € 7.500,00.
Anche in questo caso deve
RILEVARSI
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d) Rispondendo ad una interrogazione di questo gruppo consiliare, il responsabile dell’Ufficio finanziario, con nota 11/9/2013 prot. n. 16064 al punto n.27, affermava che all’Ente è fatto divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti dalla legge e, proprio per questo, aveva provveduto nell’esercizio 2013 ad effettuare spese obbligatorie e spese previste per legge. Nonostante tale affermazione, perfettamente in linea con quanto previsto dalla normativa e con le precarie condizioni economiche dell’Ente, venivano adottate, tra le altre, alcune determinazioni di spesa in chiara violazione di tale principio: con la determinazione n.17 del 19/2/2014 veniva liquidata la fattura n. 10 del 9/01/2014 dell’importo complessivo di €. 9.000,01 in favore della CNI Music srl, acquisita agli atti in data 27/1/2014 con prot. n. 1418, per noleggio service (impianto audio-luci con copertura palco) per i concerti tenuti a Locri in Piazza dei Martiri rispettivamente in data 31/12/2013 dagli artisti Quartaumentata ed in data 6/1/2014 dagli artisti Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea Taranproject, imputando la somma relativa al Codice 1.05.02.03 Cap. 4030/10 del Bilancio 2013; con la determinazione n.19 del 19/2/2014 veniva liquidata alla SIAE – Agenzia della Locride - la nota spese dei diritti SIAE dell’importo di € 1.257,82, acquisita agli atti il 7/1/2014 con prot. n. 184, per i concerti dei Quartaumentata e dei Taranproject in occasione delle festività di fine d’anno e dell’Epifania, imputando la somma di € 1.476,01 comprensiva di IVA e d.s. al Cap.4023 Cod. 1.05.02.03 del Bilancio 2014 RR.PP. 2013; con determinazione n. 13 del 13/2/2014 veniva liquidata alla ditta Luminaria s.r.l. di Benestare la fattura n. 13 del 21/1/2014 di € 3.000,00, quale corrispettivo dell’installazione delle luminarie destinate ad abbellire le vie cittadine in occasione delle festività natalizie; con determinazione n. 68 dell’8/4/2014 veniva liquidata alla CNI Music s.r.l. la fattura n. 9 del 9/1/2014 di € 3.000,00, quale corrispettivo dell’allestimento di un palco coperto con relativo service audio e la stampa di materiale promozionale per ospitare la Fanfara dei Carabinieri in occasione dell’inaugurazione della nuova Caserma;
Non può non
RILEVARSI
3. Conto consuntivo 2013
I) La certificazione dei parametri obiettivi per i Comuni ai fini dell’accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario allegata alla proposta di deliberazione di approvazione rendiconto 2013 è INESATTA e LACUNOSA.
Infatti, al punto 5) “Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle disposizioni di cui all’art. 159 del TUEL” viene barrata la casella “NO”. Così non è evidenziato che la spesa corrente riportata a rendiconto è pari ad € 11.681.485,56 per cui lo 0,5 % di tale somma corrisponde ad € 58.407,43, cifra, questa, di gran lunga inferiore all’entità delle procedure esecutive in essere.
II) Il quadro riassuntivo della gestione di competenza (allegato 1) dimostra che la differenza tra entrate ed uscite porta un saldo positivo di € 6.438.726,23 e che la differenza tra residui attivi e residui passivi ha un saldo negativo di € 6.012.870,81. La differenza tra questi due dati porterebbe ad un avanzo di amministrazione di € 425.855,42.
Tale dato non è veritiero perché è determinato dal mantenimento in bilancio, a competenza, di residui attivi per € 7.940.867,33 . Da tale cifra, infatti, devono essere decurtate le somme, SUPERIORI AL MILIONE DI EURO, previste nel bilancio di previsione 2013 a titolo di entrate per accertamenti straordinari di ICI, IMU e TARSU che non sono sorrette da nessun titolo giuridicamente valido per essere mantenute nel conto consuntivo. Invero l’Ente, per tutto il 2013, non ha prodotto alcuna attività di accertamento in grado di garantire la permanenza in bilancio di tali ingenti somme.
NE DERIVA CHE ANZICHE’ UN AVANZO DI € 400.000,00 DOVREBBE ESSERE REGISTRATO IN BILANCIO UN COSPICUO DISAVANZO.
III) Il quadro riassuntivo della gestione finanziaria dell’esercizio 2013 (allegato 2) E’ LACUNOSO E FUORVIANTE.
Infatti, la voce “PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31.12.2013” si limita ad € 888.114,90.
Viene omessa l’indicazione dei pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate negli anni pregressi. A riguardo si evidenzia che la Relazione di Ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze “c.d. Relazione Cervellini”, non solo ha dato conto analitico delle somme a tale titolo maturate anno per anno ma ha anche evidenziato che non essendo veritiero l’avanzo di amministrazione relativo ai consuntivi 2011 e precedenti tutte le eventuali regolarizzazioni sono da considerare tamquam non esset.
A riguardo, ad esempio, si evidenzia che con determinazione n. 38 del Servizio Finanziario del 30/7/2012, avente ad oggetto “verifica contabile e di riaccertamento dei residui attivi e passivi, esercizio 2011” viene accertato che i pagamenti per azioni esecutive non regolarizzati al 31.12.2011 ammontava ad € 340.380,21.
IV) Nel conto consuntivo non risultano essere stati regolarizzati e soprattutto ripristinati i fondi vincolati impropriamente spesi ed utilizzati nelle gestioni amministrative relative agli anni 2007/2011, fedelmente evidenziati e contabilizzati nella relazione ministeriale redatta dal dott. Cervellini. Atteso che la contabilizzazione di tali fondi ha evidenti ripercussioni sul risultato (avanzo-disavanzo) del conto consuntivo 2013 e che sino ad oggi nè l’Ufficio, né l’Amministrazione, né l’Organo di revisione
hanno ritenuto d’intervenire, si ribadiscono le serie preoccupazioni di chi scrive sull’effettivo risultato di gestione prospettato.
Ad ogni buon fine e per le valutazioni che ciascuno potrà fare, si chiede di valutare attentamente la nota prot. n. 16089 emessa dall’Ufficio Finanziario in data 11.09.2013, che si allega, con la quale vengono indicati debiti fuori bilancio e somme vincolate che non compaiono nel rendiconto 2013.
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Per le ragioni sopra riportate, il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. invita l’Organo di Revisione, il Segretario generale, il Presidente del Consiglio, il Sindaco, i Colleghi Consiglieri del Gruppo di maggioranza, a tenere in debito conto le perplessità esposte nel presente documento al solo fine di evitare ulteriori danni economici, politici e sociali alla Comunità locrese. i Consiglieri di Impegno e Trasparenza PD
(Antonio Cavo)
(Pino Mammoliti)
(Nadia Cautela)
(Maria Davolos)
(Maria Antonella Gozzi)
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Per le ragioni sopra riportate, il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D.,
considerato il rifiuto di tenere in debito conto le osservazioni mosse alle politiche di bilancio
dell’Amministrazione comunale in carica ed ai singoli atti adottati, più volte richiamati anche nel
corpo del presente documento, al solo fine di evitare ulteriori danni economici, politici e sociali
alla Comunità locrese, dichiara di
Votare NO a questo rendiconto ed a questo modo di amministrare.
Locri, 29/4/2014
I consiglieri comunali
(Antonio Cavo)
(Giuseppe Mammoliti)
(Nadia Cautela)
(Maria Davolos)
(Maria Antonella Gozzi)
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