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Proposta di Impegno e Trasparenza PD per contrasto al disagio sociale

Di seguito il testo della proposta avanzata, alla maggioranza, dal gruppo di oppposizione "Impegno e Trasparenza PD" con misure atte a contrastare i fenomeni di disagio sociale. Questa proposta è stata presentata in occasione del consiglio comunale del 03/07/2015 che ha visto, anche, la presenza e l'intervento del Vescovo di Locri-Gerace Mons. Domenico Oliva.

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale di Locri

Al Sindaco del Comune di Locri





«I dati forniti oggi dall'Istat sulla povertà assoluta e relativa in Italia, dicono che il nostro Paese non solo è malato: lo è gravemente. È malata la democrazia come forma di governo chiamata a garantire a tutte le persone una vita libera e dignitosa. Questa garanzia da tempo non esiste più: vale solo sulla carta, mentre nei fatti è continuamente smentita. Libertà, dignità, lavoro sono diventati - da diritti - privilegi, beni solo per chi se li può permettere. Di fronte alla crescita della sofferenza sociale non possiamo allora stare zitti ma soprattutto non possiamo stare inerti. Questa crisi, prima che economica, è una crisi dell'etica e della politica. Dell'etica, perché chiama in causa tanti egoismi, tanti menefreghismi, tante piccole e grandi corruzioni e illegalità. Della politica, perché nasce da una gestione del bene pubblico troppo spesso condizionata da interessi privati se non abusivi. Nessuno ha la ricetta in tasca. Certo è, però, che la ripresa della fiducia non può che ruotare attorno alla parola uguaglianza, come ci ricorda l'articolo 3 della Costituzione. La politica esca dai tatticismi e dalle spartizioni di potere, riduca le distanze sociali e si lasci guidare dai bisogni delle persone, a partire da quelle più in difficoltà: probabilmente quei terribili dati sulla povertà cominceranno una timida, ma decisa, inversione di tendenza». Ad affermarlo Don Luigi Ciotti, presidente nazionale del Gruppo Abele e di Libera, nel commentare il Report dell'Istat sulla Povertà nel nostro paese".

Le riflessioni di Don Luigi Ciotti, sono anche le nostre riflessioni. Il fenomeno della povertà ha raggiunto livelli che vanno ben al di là della soglia di allarme consentita. Tanto più in là che oggi, nostro malgrado ci troviamo qui a discuterne in termini di urgenza assoluta di intervento. E ben venga ogni contributo in merito.

Sono numerose le associazioni di volontariato che operano nel settore dell'assistenza ai disagiati. In modo particolare, la Caritas diocesana che, oltre alla erogazione di beni di prima necessità, offre anche un servizio mensa tramite il Banco Alimentare. .

Tuttavia, la propagazione del fenomeno della povertà, sia in termini assoluti che in termini relativi, rende improcastinabile ogni azione utile ad alleviare la piaga della povertà che ha investito molte famiglie del nostro paese. .

Come fare? .

Le soluzioni ci sono e sono, senza dubbio, percorribili anche se le procedure per metterle in atto possono apparire farraginose. .
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Ricordiamo, a titolo esemplificativo, che la lotta alla povertà e alla dispersione scolastica sono tra gli obiettivi dell'UE. A tal punto da diventare oggetto di interventi da parte del Programma Operativo per il Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti. .
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Il FEAD è stato approvato da Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea l’11 Marzo 2014 (Regolamento UE 2014/223). Il Fondo che ha un budget di 3,8 miliardi di euro ai prezzi correnti per il periodo 2014-2020, mira a fornire ai poveri un aiuto più ampio del semplice, anche se fondamentale, aiuto alimentare già precedentemente fornito dall’UE attraverso il PEAD (Programma per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti). .
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Il Programma Operativo Italiano è stato adottato dalla Commissione Europa l’11 dicembre 2014 (Decisione C(2014)9679). .
L’Italia potrà spendere i 670 milioni di euro di risorse comunitarie provenienti dal FEAD, alle quali vanno aggiunti 118 milioni di euro di co-finanziamento nazionale. Il Programma Operativo fornisce dati veramente preoccupanti sui tassi di povertà in Italia. Ed individua quattro priorità di intervento



- povertà alimentare
- deprivazione in ambito scolastico .
- deprivazione alimentare ed educativa .
- povertà abitativa.



Il Programma Operativo ricorda che “in Italia la scuola primaria e secondaria è gratuita ma i libri di testo sono distribuiti gratuitamente solo nella scuola primaria. Per le famiglie più indigenti la spesa per materiale scolastico e i libri (quelli non gratuiti) può risultare insostenibile."
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Nell’ambito di questa priorità il PO prevede interventi per sostenere gli studenti in situazioni di deprivazione materiale attraverso la distribuzione di materiale scolastico. I destinatari sono gli studenti appartenenti ai nuclei familiari beneficiari della misura nazionale “Sostegno per l’Inclusione Attiva" (SIA) o in situazione equivalente, che frequentano la scuola primaria o secondaria, individuati dai Servizi sociali dei Comuni o degli Ambiti Territoriali che svolgono il ruolo di Organizzazioni partner."

Il materiale scolastico sarà selezionato individualmente da ciascun destinatario, attraverso l’acquisto online sulla base dell’attribuzione di un credito.

Il fornitore del materiale scolastico effettuerà la consegna del materiale scelto dai destinatari presso i locali delle Organizzazioni partner, che li consegneranno ai destinatari direttamente o tramite altre Organizzazioni partner (scuole o organizzazioni non profit). Per questa misura sono previste risorse per 150 milioni di euro.

In quest’ambito il PO prevede una specifica misura finalizzata a rafforzare i servizi per la refezione scolastica e le attività socio educative pomeridiane (queste ultime da realizzarsi nell’ambito del PON “Istruzione"). La stretta complementarietà tra il PON “Per la scuola" e il PO FEAD sarà finalizzato a concorrere alla riduzione della dispersione scolastica.

Destinatari delle azioni saranno gli studenti che vivono in aree territoriali socialmente ed economicamente svantaggiate. Il ruolo di Organizzazioni partner verrà svolto dalle Scuole o dalle relative Amministrazioni locali - beneficiarie nell’ambito del PON Istruzione di progetti per le attività pomeridiane - i cui progetti per l’offerta dei pasti saranno stati selezionati dall' Autorità di Gestione del Programma Operativo.

Per questa misura sono previste risorse 77 milioni di euro.

L'urgenza di intervenire, a fronte della crescente povertà che interessa ormai decine di famiglie nel nostro paese, impone tuttavia la ricerca di soluzioni immediate che, in uno con la programmazione di rimedi a medio - lungo termine, possano in tempi più o meno brevi, alleviare la loro condizione di disagio sociale.

In un momento di forte crisi economica, che interessa di fatto molti comuni calabresi - ci rendiamo conto - non vi sono ampi margini di applicazione dei numerosi servizi che il welfare municipale può e dovrebbe garantire. Ciò non di meno, a parer nostro, già il potenziamento di alcuni dei servizi offerti dall'Ente può e deve necessariamente essere realizzato.

Al riguardo, potrebbe essere efficace una implementazione dell’Ufficio Servizi Sociali per garantire una migliore e tempestiva assistenza alle famiglie e persone in difficoltà, una maggiore informazione e formazione per favorire una migliore fruibilità dei servizi;

La famiglia ha bisogno di un’attenzione particolare da parte della pubblica amministrazione la quale non può sottrarsi, e siamo sicuri non lo farà, nel sostenerla e nell'incoraggiarla. Per tale ragione deve impegnarsi a non ridurla a mero soggetto passivo di fruizione, ma a farla altresì destinataria di azioni dirette alla integrazione dei suoi componenti nel tessuto sociale e lavorativo.

Dal nostro punto di vista, è fondamentale l’apporto dell’ufficio Servizi Sociali, del volontariato, delle associazioni e delle Caritas parrocchiali per determinare una “rete" di sostegno che riesca ad individuare le situazioni di disagio e difficoltà presenti nella comunità e che si faccia carico delle situazioni, sostenendo le famiglie e le persone nei momenti più difficili ricercandone insieme le soluzioni possibili.

Lo spettro delle esigenze di una comunità impoverita è di per sé molto ampio, ma favorire più che possibile la ricerca di soluzioni è un nostro dovere. A partire dalla distribuzione di beni di prima necessità (cibo, vestiti, etc..) alla reale garanzia del diritto allo studio per i figli dei meno abbienti. Ebbene, anche acquistare i libri ai propri figli è diventato un grande problema; esempio di povertà relativa, ma pur sempre povertà.

Quelli elencati non sono che esempi di come l'Ente comunale possa far fronte al disagio sociale di intere famiglie. Ed ad altre proposte, i cinque consiglieri del gruppo di Impegno e Trasparenza, auspicano si possa giungere, da parte di tutti i partecipanti all'assise odierna.

I consiglieri del gruppo "Impegno e Trasparenza PD"

Il documento è presente in forma scaricabile alla pagina Proposte .



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